Un “distretto culturale jacopeo” che comprenda tutti i paesi in cui sono presenti segni di devozione verso l’apostolo San Giacomo. E’ la proposta che parte da Galati Mamertino, sui Nebrodi in provincia di Messina, dove il 12 e 13 agosto si terrà il primo raduno dei pellegrini di San Giacomo.

Domenica sera si parlerà dei luoghi sacri e degli itinerari religiosi dedicati all’Apostolo, come il “Cammino di San Giacomo” che collega Caltagirone (CT) a Capizzi (ME), “U viaggiu i San Japicu” che si sviluppa ad anello attorno a Capizzi e il “Cammino delle Stelle”, il primo in Sicilia dedicato all’Apostolo, che parte da Collesano (PA) e si conclude a Galati Mamertino (ME) attraverso le
comunità jacopee di Gratteri (PA), Geraci Siculo (PA) e Capizzi e della prospettiva di collegare il tutto con la Chiesa Santa Maria Incoronata di Camaro Superiore (frazione di Messina), luogo Santo di San Giacomo in Sicilia.
Non mancherà uno sguardo sul “Cammino Maltese” che attraversa la Sicilia, da Pozzallo a Palermo, in direzione Santiago di Compostella. Fra gli altri, sono previsti gli interventi di Seby Giami, che parlerà del culto di San Giacomo a Capizzi e di Antonio Sindona, autore di due pubblicazioni.
Nel corso delle visite guidate alle chiese ci sarà un omaggio letterario dello scrittore Cristiano Parafioriti.
“L’obiettivo primario del raduno è stato raggiunto: Galati Mamertino, torna ad essere luogo importante del mondo jacopeo siciliano e sede di incontro fra fedeli, pellegrini e comunità jacopee, dopo le esperienze culturali del 2003, con un convegno in cui è stato ospite, fra gli altri, Giuseppe Arlotta, del Centro Studi Compostellani di Perugia, fautore dei primi approfondimenti culturali sul mondo jacopeo in Sicilia, e del 2008, con l’incontro, nel quale è intervento anche Giovanni Travagliato dell’Archivio Diocesano di Palermo – dice Giacomo Gianni Franchina, presidente dell’associazione Sicilia Jacopea -.
Lo spirito della manifestazione, inedita per l’Italia centromeridionale e insulare, è quello della
condivisione delle esperienze personali vissute in cammino da ciascun partecipante e della valorizzazione del culto di San Giacomo”
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